Grazie alle recenti nevicate, tutte le piste della skiarea Monte Bondone sono coperte di bianco. In alcuni punti specifici, la neve naturale non è però sufficiente per garantire l’utilizzazione nel tempo di alcune piste che, vista l’apertura ritardata a seguito della situazione epidemiologica da Covid-19, tutti ci auguriamo possa avvenire almeno fino a dopo Pasqua.
A Vaneze, a 1300 mt, la neve naturale misurata al suolo raggiunge gli 80 cm, così come alla partenza della seggiovia Rocce Rosse, a quota 1.184 mt. In caso di apertura delle piste, con il passaggio giornaliero degli sciatori, dei mezzi battipista e con l’evolversi delle temperatura, questa neve non sarà sufficiente. Come non basterà in alcuni altri punti strategici come la zona tra il Campo Primi Passi e la seggiovia Palon (zona molto frequentata), per le piste più ripide che saranno dedicate agli allenamenti degli sci club, o per la zona della seggiovia Montesel.
In considerazione del freddo intenso di questi ultimi giorni, è stato messo in moto in alcuni punti strategici il sistema di innevamento programmato. Il freddo intenso (temperatura di -10° e oltre) e la percentuale di umidità ottimale, permettono di ridurre al minimo il consumo di energia e di acqua e allo stesso tempo avere un’ottima produzione di neve programmata. Quest’ultima ha una consistenza diversa rispetto alla neve naturale. Mischiando tra loro i due tipi di neve durante la lavorazione con i mezzi battipista per l’allestimento delle piste, si crea un fondo duraturo che renderà molto più facile la conservazione del manto nevoso nel tempo, anche a temperature più alte.
Ricordiamo che, dal mese di novembre ad oggi, sono state solo due le brevi finestre con temperature e umidità adatte alla produzione di neve con la minimizzazione dei costi di energia e acqua.
Restiamo in attesa dell’ok definitivo per potervi rivedere sulle piste del Monte Bondone, il più a lungo possibile 😊